Il Natale per noi: le Case di Seveso, Concorezzo e Vigevano

Arthur Rimbaud (1854-1891) è considerato il "più maledetto dei poeti maledetti". 
Il poema che più contribuirà alla sua fama dannata è: "Una stagione all’inferno", edito nell'anno della furibonda lite con l’amico Verlaine, che lo ferirà al polso con un colpo di pistola. 
In maniera sorprendente, nella raccolta incontriamo la poesia «Natale sulla Terra», che recita così:

«Dallo stesso deserto,/ nella stessa notte,/ sempre i miei occhi stanchi si destano/ alla stella d’argento,/ sempre,/ senza che si commuovano i Re della vita,/ i tre magi, cuore, anima, spirito. 
Quando/ ce ne andremo di là/ dalle rive e dai monti,/ a salutare la nascita del nuovo lavoro,/ la saggezza nuova, la fuga dei tiranni e dei demoni,/ la fine della superstizione,/ ad adorare – per primi! – Natale sulla terra!».

Si avvertono, qui, il senso di solitudine, la stanchezza, ma, nel contempo, il desiderio del viaggio, la speranza di incontrare quella saggezza nuova sulla Terra che renda nuove tutte le cose. 
È l’annuncio del mondo nuovo, che possa incominciare per ciascuno di noi già in questo mondo. Gesù è il Regno di Dio, è la speranza dell’uomo nuovo, rigenerato, perché redento.  

Come i Magi di Rimbaud, anche noi quest'anno abbiamo compiuto un lungo viaggio. Un viaggio senza muoverci, ma proprio per questo non meno faticoso. Un viaggio tra le difficoltà di questo tempo, ancora distanti, o non  vicini come avremmo voluto. Come i Magi giungiamo alla grotta di Betlemme, con le nostre fatiche ma anche con la speranza che nasce dalla certezza di un mondo nuovo, che si rinnova nel nome del Cristo Bambino.

Con tutto quello che è capitato quest’anno e nelle condizioni di malattia in cui siamo sembrerebbe non esserci né tempo né spazio se non per rincorrere gli eventi, contenere i rischi e cercare di stare tranquilli; in realtà in quel modo aumentano le ansie e le paure e la realtà, precaria, diventa una prigione. Invece celebriamo il Natale in ogni casa, nelle forme possibili, ridicendoci da dove viene la pace possibile: e sono stati momenti lieti.