Caro Don Vincent, non ho paura della morte ma della sofferenza

“Quando accompagno le persone malate, la mia speranza è che possano percorrere un cammino di liberazione, non tanto dalla loro sofferenza quanto piuttosto dall’angoscia. […] Cerco sempre di osservarli e ascoltarli attentamente per cogliere i segni di una grazia, una presenza, un senso, uno scopo o una speranza che potrebbe trasformare la strada di dolore da una pena ingiusta, subita per forza, in una via d’amore liberamente seguita”.


Leggi l'articolo completo