Presa in carico domiciliare: il modello FMG presentato al congresso SICP 2022

"COME SOSTENERE LA DOMICILIARITA’: L’APPORTO DELL’ASSISTENTE SOCIALE NELL’ATTIVAZIONE DI SERVIZI PER PAZIENTI IN ADI E UCP-DOM (Unità di Cure Palliative Domiciliari)"

E' già nel titolo la novità del modello di presa in carico del paziente oncologico che Alessandra Izzo, assistente sociale in staff alle cure domiciliari di Fondazione, ha presentato nella recente edizione (la diciannovesima) del Congresso Nazionale SICP (Società Italiana di Cure Palliative), svoltosi a Riccione dal 17 al 19 novembre 2022.

L'assistente sociale lavora e interviene in sinergia con il medico responsabile, secondo un protocollo che ne mette a fuoco e valorizza il ruolo trasversale a sostegno dei servizi domiciliari. 
In particolare, si occupa di effettuare il colloquio di presa in carico, raccogliere la documentazione clinica per ottenere una valutazione medica di eleggibilità del paziente al percorso di ucp dom, nonché mappare il bisogno di cura indagando la definizione che il malato ed il suo caregiver esprimono rispetto alla qualità di vita.

Questo modello è stato introdotto da FMG allo scopo di riorganizzare il coordinamento delle cure a casa promuovendo nuove strategie di rete, analizzare il bisogno in ottica multiprofessionale e multidimensionale, nonché sostenere l’assistenza al domicilio nel tentativo di ritardare quanto più possibile il ricorso all’istituzionalizzazione del paziente

L’assistente sociale opera come supporto al coordinamento ADI, svolge consulenza al domicilio per situazioni in carico all’adi ove si ravvede una necessità di attivazione dei servizi territoriali, ma si occupa anche di coordinamento dell’ucp-dom in qualità di caremanager.

Nel percorso di cura gestisce anche l’attivazione di tutte le figure e i servizi che, a vario titolo e modo, collaborano per assicurare la migliore assistenza possibile al domicilio del malato. In particolar modo AS esperisce un lavoro di rete che implica:
- Implementare e pluralizzare gli attori (cd nodi della rete) attorno ad una medesima situazione di bisogno
- Svolgere un ruolo di coordinamento del servizio, ma mantenendo una interdipendenza tra le diverse risorse messe in campo
- Da ultimo, aprire i servizi ucp-dom ad altre forme di collaborazione con i servizi territorialmente presenti.